Susanna Travani
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critiche e recensioni
PAESAGGI INCANTATI
Susanna Travani è una nota artista padovana che ha frequentato l'Accademia di Venezia ed è stata allieva dei maestri Bruno Saetti, Antonio Ferro e Luigi Tito. In seguito ha approfondito gli studi nella Scuola Internazionale di Grafica a Venezia e di Mosaico nella città di Ravenna con un ricco ed impegnativo curriculum espositivo in Italia ed all'estero, come nella famosa metropoli di New York. Durante la sua carriera artistica, Susanna Travani si è espressa nel versante pittorico fondendo stili e tecniche diverse: dal linguaggio informale, ad un'accentuazione segnica del dinamismo strutturale mediante una visione espressionistica, con una esponsione "fauve" nelle stesure tonali sino ad un originale stile post-impressionismo che manifesta la sua autentica personalità artistica. È evidente che Susanna Travani sia attratta dal fascino e dalle bellezze della natura che suscitano nella sua ispirazione una suggestiva ed emozionante interpretazione del reale densa di lirismo. Basta ammirare le splendide vedute veneziane ed i paesaggi collinari per sentire che i suoi dipinti manifestano una rapida e sapiente elaborazione dell'impasto, nel quale i colori non si fondono completamente, ma rimangono lievi e fervidi creando vibrazioni di luce in una delicata atmosfera veneta. Così l'abile stesura dei colori vivi e naturali come i verdi brillanti, gli azzurri ed i rosari con cromie più lievi, nel gioco chiaroscurale, evidenzia nelle sue opere d'arte un'ascendenza impressionistica, dove le pennellate - sempre più rapide di colori di varia tonalità - creano un'armonia compositiva di paesaggi incantati, e le immagini colte con immediatezza, in un attimo di luce sfolgorante, comunicano allo spettatore l'emozione poetica dell'artista. Infatti la sua ricerca personale del verismo esalta il fascino della natura veneta e soprattutto della città.
Carla D'Aquino

LA REALTÀ TRASLATA
Susanna Travani, portata professionalmente a comunicare, a trovare un filo diretto con l'interlocutore, senza intermediari, è pittrice anzi fotografa del "suo" Veneto. Il suo obiettivo speciale mira a focalizzare in immagine una realtà traslata da un occhio mentale. Ritrarre è infatti un colpo d'occhio, fulmineo e istantaneo come un flash, ed è proprio la luce di questo che ritroviamo nei quadri-disegni di un'Artista che gioca a combinare linee e colore-figura e spazio in una osmosi, quasi voglia dare, con le sue figurazioni, il segno della universalizzazione. L'originalità della pittura di Susanna Travani ci riporta alla mente ciò che il grande maestro Giorgio de Chirico scriveva nel 1947: "Bisogna disegnare come si dipinge e dipingere come si disegna ...". Ed è proprio in questa simbiosi che si muovono le sue regole, la sua tecnica, ossia i suoi segreti e i suoi modi di procedere. Inoltrarsi nel mondo dell'arte attraverso i suoi strumenti, significa far scaturire un'indagine accurata e profonda che porta all'intreccio delle percezioni visive con la nostra psicologia. Realtà e fantasia. Mondo reale e sogni legati a pure visioni si materializzano nelle aree colorate dall'iride in cui il gioco dolce ed ondulato delle acque fa da nocchiero fino a farle svanire in orizzonti evanescenti. Dalla luce balenante ed esplodente, dai tratti nitidi e qualche volta timidi, emergono le sue vedute, e, tra esse, non potevano mancare quelle dei luoghi a lei più cari come il "Ponte degli Alpini" a Bassano del Grappa, oppure quelle scontatissime di Venezia. Venezia, tappa d'obbligo, musa ispiratrice di molti artisti, è l'interprete principale della nostra pittrice, non per le tematiche delle rappresentazioni, che possono essere molteplici, ma, in quanto fucina opulenta di una tavolozza che non trova limiti. I colori si sciolgono come i riflessi nella laguna in infinite cromie, che fanno eco a Monet, suo referente costante.
L'impronta espressionista, che si riscontra osservando le sue vedute, è ancora più palese quando le evidenti pennellate fanno risaltare i colori, staccandoli dal fondo e proiettando sensazioni cariche di emotività e di patos. L'opera pittorica di Susanna Travani, percorre in profondità i molteplici aspetti dell'arte (non superficiale nel cimentarsi nelle varie tecniche), toccando mete che vanno dal decorativismo a forme di collage che ci ricordano tanto il cubismo, facendo emergere tutta la sua esperienza e la sua personalissima dote artistica.
Remo Alessandro Piperno

SLANCI E PREZIOSISMI
L'arte come rapporto tra le cose e i segni usati a significarla potenziati dall'autore nell'incontro con l'immagine che trasforma in una sorta di linguaggio dell'anima... è così l'arte di Susanna Travani, pittrice sensibilissima che armonizza la propria emotività alla luce e al colore dei suoi paesaggi, cercando di penetrare nell'intimo delle cose cioè di vedere di là della materia e dell'ambiente di cui ripotenzia autonomamente la visione rinnovando la immagine del reale.
Osservando le sue vedute appaiono evidenti le pennellate diffuse con spontaneità e coerenza quasi fossero tocchi preordinati da una vibrante accesa fantasia e che danno vita al discorso cromatico del suo itinerario artistico. È evidente che la tessitura coloristica dei suoi dipinti deriva soprattutto dalla intelligente integrazione materica, delle trasparenze e i contrasti tonali che definiscono il carattere espressionista delle sue opere. Paesaggi nati, più che dall'attenta osservazione dal prodigioso potere della materia visiva dell'artista tesa a trasmettere forme e impressioni formali. La pittura di Susanna Travani non resta allo stato di esaltazione del colore e della luce ma rileva i molteplici aspetti che evidenziano la modernità del suo linguaggio pittorico che offre all'osservatore varie possibilità di lettura.
In gran parte delle sue opere, la materia e il turbinio molecolare appaiono liricizzati dall'incontro con "l'io" e il mondo, o un parte del mondo, e l'incontro con o propri sogni e con i più profondi ideali. L'artista riesce tuttavia a dominare forme e colori e contenere l'espressione nei limiti della saggia e armoniosa interpretazione anche se talvolta indugia in raffinati preziosismi.
Analizzare nella sua globalità la produzione dell'artista, mettersi per così dire, in sintonia con le singole opere, scoprire la sua spiritualità può essere estremamente attraente ma certamente non facile poichè l'arte è mezzo di espressione e comunicazione che dà vita alle infinite gamme dei sentimenti che si agitano nel mondo interiore dell'artista stessa. Dal connubio sentire-pensare nasce la prestigiosa attività dell'arte soprattutto come creazione di forme nuove quindi arte come fare inventivo e originale come l'avverte l'autrice secondo le proprie esperienze, specie nei suoi paesaggi, ogni angolo rappresentato sembra racconti la propria storia.
Silvana Bolzan

IL VENETO DI SUSANNA TRAVANI
Scontato, ripetitivo, consumato? Per noi veneti, visitare Venezia non è certo un'avventura. Ma attraverso il messaggio di questa luminosa pittura, si può provare a osservare con occhi diversi. Sorvoliamo, per una volta, sull'opulenza delle linee, sulla preziosità dei colori, sull'odore dell'acqua che sale dai canali impregnando l'aria di paludoso e salmastro. Ignoriamo l'assedio dei gatti sempre belli grassi, polposi (qui la razione quotidiana di pesce non manca mai). Cerchiamo di vedere il luogo come potenzialità coloristica, come tragitto segnico. È una Venezia che diventa fata Morgana, che ha cancellato il disegno del reale per diventare luogo di mito. Una specie di città santa della bellezza, una Benares trapiantata in suolo europeo, nelle cui acque ci si può purificare dalla banalità delle pianificazioni urbane, oggi, imperante.
Per questo, Susanna Travani ricorre a un segno sfumato, sottilissimo che più contornare, suggerisce figure, adottando un personale post-impressionismo e aggiornandolo con acute note astratte ricche di movimento e di luce. Poi scioglie i colori in un indaco imperfetto, fatto di accordi e sfumature molteplici, Un indaco che ha bagliori di bronzo sui palazzi al tramonto, che si sfoglia in riflessi verdastri sui rampicanti che vestono di arazzi arborei le facciate sgretolate a picco sull'acqua, che assume la tonalità del cielo sulle carene delle gondole, togliendo loro quell'aria funerea (Byron lo aveva già notato "La gondola - scriveva - sembra una lugubre bara, però non c'è nulla più bella per farci l'amore"). Nella Venezia della Travani si respira in un'aria violetta. Il colore che sta in quella terra di nessuno tra il sonno e il sogno. Un attraversare la regione del reale nascosta nella metafora dei ponti. Nell'immagine dello scorrere e dell'andare verso un tempo infinito dove si muovono maschere infide e scenette goldoniane.
È lo stesso sogno a cui la pittrice invita anche la città di Verona. In una specie di similitudine, di gemellaggio, di parentela coloristica. E allora anche Verona è collocata in questo limbo. A cominciare dal ponte Pietra. Quante volte il suo colore ferroso, i suoi archi, lo schiumare del fiume contro i pilastri ci sono sembrati uguali! Il ponte diventa un passaggio sul quale far camminare la fantasia. In secondo piano una teoria di tetti che si rincorrono fa pensare a onde di mare per una città che si scolora in una regione serena. Altro lume anche nella scontatissima piazza delle Erbe, colta da una prospettiva verticale dove gli ombrelloni appaiono come grosse monete d'oro disseminate sulle pietre. E le facciate dei palazzi sembrano pareti di uno scrigno foderato di veneziano broccato. Mentre intorno sembra vorticare lenta, una musica d'archi. Verona, Venezia, altri mondi. Dove ancora forse, si può trovare, uno straccetto di pace.
Vera Meneguzzo

PITTURA LUMINESCENTE
Una pittura ricca di effetti luminescenti, in cui il colore, esploso in una miriade di frammenti e di vettori di luce, mantiene tuttavia una sua unità compositiva, un suo preciso scopo strutturale, pur prevalendo assai decisamente il dato atmosferico nel rompersi e sfrangersi dei percorsi segnici in grafismi accesi, intrecci gestuali, in caleidoscopiche sovrapposizioni di olio e acrilici. Il movimento, un fremito forte e appassionato domina la visione di Susanna Travani come se, l'esperienza visiva e tattile si consumasse tutta dentro una bruciante proiezione introspettiva, in una esperienza "medianica" di cui il rapporto con la realtà è tutto di ascolto, di immersione all'interno delle voci delle cose, del fibrillare dei colori nell'aria, nell'immaterico splendore dei riverberi della memoria immaginativa. Così emergono le sue Venezie, i suoi scorci padovani, le versioni dei suoi sensi accesi, le sue proiezioni tattili in paesaggi interiori, con interventi a tecnica mista, con polveri d'oro, con diluizioni volte a "comunicare" la magia di un sentire forte, a tradurre e liberare tutta l'emozione dell'autrice nei confronti della realtà.
Nella pittura di Susanna Travani ha certamente realizzato il tramite tra sè e la realtà, tra il proprio mondo psichico di sensibilità e il mondo esterno, congiungendo sogno ed esperienza, anima desiderante e memoria, irruenza espressiva e volontà comunicativa della propria adesione alla mobilità impressionistica del reale. Monet. certo è il suo riferimento prediletto e costante, suo maestro d'elezione, dal quale sa trarre sempre nuove suggestioni complementari alle lezioni saettiane (ora meno preminenti ma pur sempre avvertibili). Soprattutto, la Travani sa coniugare l'immediatezza di una naivetè strutturale e di esaltazione coloristica con un magistrale controllo segnico che via via si arrichisce di trasparenze, di velature, di profondità e fughe, di materici effetti iridescenti, di vibrazioni ora di partecipata gioiosità paessagistica e naturalistica, ora di più inquieta e vertiginosa ansia di tuffo dei sensi nell'impressione cromatica, alzando la frequenza di una gestualità che agredisce la tela per farla campo aperto di partecipazione emotiva.
Giorgio Segato

SUSANNA TRAVANI E I PAESAGGI DI COLORE
Susanna Travani mostra una carica vitale straordinaria che trasferisce nei suoi dipinti attingendo dal profondo di un'esperienza dove vita e attività si fondono in una simbiosi. Un'ariosa festosità viene suscitata dal combinarsi degli elementi formali, luce, colore, linee che a volte si compongono in immagini figurative, altre in tessiture cromatiche senza alcun riferimento riproduttivo della realtà. In Susanna Travani è singolare come anche il paesaggio perda sistematicamente rapporto con la referenzialità costituita dal mondo esterno e al contrario si costruisca con pure linee e forme di puri colori senza dipendenza, anzi, questi presentano una marcata autonomia di struttura: un mondo parallelo oggettivo e pieno di energia vitalistica, valido in sè per sè al di là di qualsiasi omologazione del reale.
Non a caso i paesaggi scelti come soggetto dei suoi dipinti sono quelli della laguna veneta, di Venezia e di Burano in particolare: sono già paesaggi di colore prima di essere una realtà concreta e tangibile, sono decorazioni, semplici irradiazioni luminose e colorate prima che architetture, quasi stordimento percettivo e sensoriale prima che case, ponti e canali.
Spesso infatti Susanna Travani gioca con la realtà immaginativa e presenta figure o forme in un alternarsi percettivo di figura e spazio, di trasparenza e sovrapposizione, le cui ambiguità sono programmaticamente ricercate. La stessa sensibilità per il colore, che la Travani sembra considerare sorgente di ispirazione, ci riporta a una realtà dell'immagine completamente distaccata da una realtà referenziale estranea alla pittura: l'uso di larghe zone di colore piatto ricorda la pittura dei Fauves che avevano per l'appunto rivendicato proprio quest'autonomia della creazione pittorica nei confronti della realtà.
Inoltre la carica energetica che sgorga dai suoi dipinti evoca le trasfigurazioni degli espressionisti (come aveva notato Ottorino Stefani) in virtù di una capacità comunicativa intensa. Ma, a differenza degli espressionisti, Susanna Travani sembra ricercare non nel dramma esistenziale la fonte di queste pulsioni energetiche, quanto nella profondità espressiva del colore stesso: quasi che, sprofondando nella "realtà originaria" del colore si potesse scoprire una psico-fisica dei colori che è in grado di accendere i dipinti e trasferire in essi la più straordinaria vitalità. La pittura acquista così un proprio ritmo "organico", indipendente, ancora una volta, da quello della realtà esperenziale.
Susanna Travani presenta esperienze figurative e non, i cui esiti costituiscono motivo di interesse per gli originali strumenti mediali di cui si avvale. Per fare un esempio, si pensi all'uso della carta da parati che sottende la sua pittura: quest'operazione coinvolge più campi sensoriali perchè presenta una tessitura liscia e ruvida, e quindi stimola una percezione tattile; una tessitura ritmica, perchè gli elementi sono disposti in sequenze regolari e scanditi a intervalli costanti; una tessitura coloristica fatta di sovrapposizioni di diverse sostanze cromatiche; infine tocca il campo della memoria con il riferimento simbolico e metonimico della carta da parati come spazio interno e interiore della stanza e come spazio esterno e paesistico, coinvolgendo un'attività di continuo spostamento dal vicino al lontano e viceversa.
Carla Chiara Frigo

INCANTO DEL VEDUTISMO VENETO
Quando la luce va a colpire i tuoi quadri
che incontra nella tua strada
dopo aver rimbalzato sui colori
colpisce il fondo dei nostri occhi
Nel miscuglio di luci colorate
i colori delle tue tele si fondono
e appaiono luminosi
come se fossero stati dipinti con la luce.
Dal concreto all'astratto
hai superato la soglia,
la porta ideale del colore
che ti introduce
alla percezione di un altro colore.
La luce illumina i tuoi dipinti
in innumerevoli modi diversi, sempre diversi
Dipingi la realtà come essa ti appare
quando la pensi.
La brillanza e la luminosità
nella scacchiera dei primari blu, rossi, gialli
rendono i tuoi colori elemento linguistico.
Lo spettro dei colori diventa metafora
di sfumature sempre nuove
nell'intensità della luce,
nel percorso che va dal colore concreto al suo simbolismo
e dalla materia allo spirito
in un continuo richiamo da una condizione all'altra.
Quando la differenza tra colori
è maggiore rispetto alla loro corrispondenza
sorge un confine.
E da quel confine dai origine alla forma,
che racchiude in se' una interiorità.
Ogni forma è l'espressione del tuo contenuto interiore.
Quando la tempesta oscura il sole della vita
sulle bricole due gabbiani
si posano contro vento e incantano
la veduta rosa della tua Venezia.
Le tensioni dei tuoi desideri e delle tue emozioni,
il tuo calore e lo slancio della tua passione,
la tua concretezza del reale sono insieme per dare forma
e nel dare forma passi dal definito all'indefinito,
materializzi la tua ispirazione e la tua forzza, concretizzi un'immagine
altrimenti destinata a dissolversi. Hai, così, la capacità di essere
spontaneamente innovativa, per ricreare e inventare.
Trasferisci nella scelta della forma della tua pittura le tue doti,
non ti nascondi dietro le tue maschere,
non ti preoccupi dell'effetto
ma sai essere te stessa
come espressione di originalità creativa.
Il colore si incarna nei sensi e si diluisce nel bianco,
richiama lo spirito e la materia:
Manifestazione della Creatività
che stupisce ed incanta.
Lucia Raise

IRIDESCENTI SCINTILLE
Susanna, il tuo percorso creativo rileggo
e riluce a Como, a Ravenna,
a Venezia, nella Tua Padova
ove della materia
con il Tuo labor limae
il valore primario affermi
Dell'anima Tua i colori,
iridescenti scintille
calati nei volti vari della realtà,
nella tavolozza fondere sai.
E con la forza della mente,
del cuore e della mano
da artista vivi
nella sua totalità l'esperienza
per salire i bagliori dell'arte.
Serba nelle vicende avverse
come nelle propizie il Tuo animo caliente nelle tele Tue impregnato davanti ai segreti sensi della natura senza teorie.
Felice cogli ogni giorno che viene.
Ad maiora

Lucia Raise
FASCINO ED INCANTO DEL REALE
Entro dei quadri multicolore
la consapevole tua mano quietamente ritorna
e in riflessi tranquilli cede
il colore al fiorir dei fiori.
Di lapislazzulo è la pennellata
tocchi di luce rosa
tocchi di luce gialla
le vedute accarezzano.
Nello splendore del tiepido sole ondeggia
la pennellata talor leggera,
quasi alga marina
fa rilucere l'anima
che sosta e riposa nell'azzurro rosato.
Ieri hai le tue opere levigato,
ti sei chinata nelle mutevoli ore del giorno
a ricevere del sole la luce,
hai mescolato dell'anima tua i colori vari.
Ed ora in ogni tuo colore si fondono
il fascino e la bellezza del tuo segno
che diventa limpida meraviglia.
Lucia Raise


VENEZIA ALLA MONET
Credo che tra quanti hanno già avuto occasione di interessarsi della pittrice Susanna Travani chi meglio di tutti ha colto il profondo essere della sua pittura è stato il Negri che l'ha qualificata "Venezia alla Monet" in quanto l'artista, padovana di nascita, ha cercato nella città lagunare il massimo delle sue sensazioni ed emozioni, facendoci dimenticare ataviche rivalità tra l'entroterra e la Serenissima. Attraverso una costante ricerca all'interno delle personali risorse la Travani combina gli elementi essenziali della forma e del colore, li sposa sapientemente con le linee e la luce, tessendo una tela cromatica nella quale sono perfettamente distinguibili trama ed ordito che si fondono in un quadro d'insieme soltanto in un certo e ben precisato angolo prospettico. Il fremito dell'aria, i riflessi nell'acqua, il cangiare della luce sono resi attraverso un costante frantumarsi del colore in brevi, rapidi tocchi i quali sfiorando l'anima di rendono partecipi dell'emozione interiore che prevale nettamente sulla percezione esterna. A voler essere ipercritici si potrebbe sottolineare che il percorso scelto dalla nostra pittrice è tutto in discesa perchè Venezia, Burano, Murano, Torcello, i canali, i ponti, le calli sono di per sè una forma espressiva che affascina e quasi soggioga l'osservazione di chi li vuol trasferire su tela attraverso un'interiore interpretazione, supportata da un intelligente discorso cromatico e materico.
In Susanna Travani l'io si incontra e fonde con l'esterno sovrapponendo il sogno con la realtà rarefatta dei paesaggi che crea e rimodella sulla tela, tanto che Vera Meneguzzo ha potuto affermare che la Venezia della Travani "diventa fata Morgana" per le molteplici sfumature che sa ricavare dai colori, anche dal predominante di quel blu che trascolorano nell'azzurro e nel violetto, trascrivendo colore e luce attraverso un moderno linguaggio descrittivo: spazialità contornata dalle architetture medievali o rinascimentali, dove la pennellata sembra ripercorrere l'eterno movimento delle onde. Il tutto reso ancora più accessibile dall'impegno dell'artista di proporci la propria elaborazione sotto l'aspetto fiabesco, misterioso attraverso il sapiente dominio del colore elaborao internamente da un affiato romantico.
Renato Vassini

LA REFLEXÍÓN DEL HOY
Susanna Travani es una artista que le importa significativamente la impronta que contiene la luz, reflejándola en la materia, en la existencia en estado puro. En su creación abstracta se introduce en la forma, a partir del fragmento, de la suma de fragmentos en línea con la dinámica del cambio estructural. Emplea siempre el color, a lomo del caballo de la energetización del cromatismo que lo invade todo, con la dulzura de la existencia, con la provocación cálida de la luz interior de la propia vida, del sol resplandeciendo en el horizonte imaginado, en la dinámica de la transmutación de la forma en la versalitidad de la expansión del pigmento. Es una creadora que busca la percepción del movimiento, a partir de la dinámica de la forma, de la abstracción que, sin embargo, no renuncia a las presencias y a las insinuanciones de aspectos, fragmentos de una realidad que va más allá de la otra, más allá de lo que siempre vemos, porque está convencida de que la expresión del arte conecta con el espíritu, con el espíritu de la vida y con el alma que anima a esta propia existencia. No se queda en la forma aparente, busca el fondo, pero sin renunciar a saborear las mieles de la propia idiosincrasia que le ofrece la vitalidad de la vida como entidad existente en un mundo cambiante y diverso pero maravilloso.
Joan Lluís Montané

Susanna Travani è un'artista che cura in modo speciale l'impronta della luce, e la riflette nella materia, nell'esistenza allo stato puro. È una creazione astratta che si addentra nella forma a partire dal frammento, dalla somma dei frammenti in linea con la dinamica del cambiamento strutturale. Il colore è il protagonista dell'energizazzione del cromatismo che invade tutto, con la dolcezza dell'esistenza, con la provocazione avvolgente della luce interiore della vita, del sole che risplende sull'orizzonte immaginato, nella dinamica della trasformazione della forma nella versatilità dell'espansione del pigmento. E' una creatrice che ricerca la percezione del movimento a partire dalla dinamica della forma, dall'astrazione senza rinunciare alla presenza e insinuazioni di aspetti, frammenti di una realtà che va oltre l'altra, oltre ciò che è davanti ai nostri occhi, perchè è convinta che l'espressione dell'arte si collega con lo spirito, con lo spirito della vita con l'anima che dà vita all'esistenza. Supera la forma apparente per andare a fondo, senza rinunciare ad assaporare il miele della varietà che le offre la vita come entità esistente in un mondo meraviglioso, in costante cambiamento.
Joan Lluís Montané

SUSANNA TRAVANI ALLA MAISON D'ART
L'artista padovana Susanna Travani ha esposto i suoi quadri alla Maison d'Art in Via Cesare Battisti. Si potevano ammirare alcuni grandi quadri ad olio su tela, altri, sempre ad olio di dimensione più ridotte, con i temi cari alla pittrice: paesaggi e vedute di Venezia e delle isole, maschere veneziane, paesaggi euganei, espressione di una pittura che supera con il suo cromatistmo particolare il figurativo tradizionale. Susanna Travani, dopo la laurea, ha frequentato a Venezia all'Accademia il corso di tecniche sperimentali di incisione con il maestro Licata, quindi serigrafia litografica e mosaico a Ravenna. Da oltre trent'anni partecipa in Italia e all'estero a mostre personalil e collettive, conseguendo premi e riconoscimenti.
Le sue tele hanno forza comunicativa del colore, che sprigiona riflessi radiosi, espressione della gioia del fare pittura ma anche dell'ottimismo nell'interpretare la realtà. Il colore in Susanna Travani è impronta di luce interiore che si espande in una miriade di raggi racchiusi in una composizione unitaria. La Venezia di Susanna Travani è anche luogo di nostalgia. Camillo Semenzato scrisse della poesia dei suoi quadri: "Quanti colori nei tuoi occhi e nei tuoi pennelli, Susanna. Non so quando e dove tu li abbia scoperti, forse li portavi sempre con te, ma ad accenderli sono stati forse i canali veneziani, le case, le barche, le acque, i riflessi che tu incontravi..."
Susanna Travani sarà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per eventi collettivi e personali a Parigi, Berlino e Milano.
Leopoldo Giacomin